A marzo 2013 dovrebbe arrivare anche in Italia la modalità di Betting Exchange, attraverso cui si mette in secondo piano la figura del bookmaker tradizionale, che mette semplicemente a disposizione la piattaforma, e in primo piano gli scommettitori, che possono decidere di fare sia il “banco” che i semplici giocatori. E ovviamente si parla di Surebet. Rapidissimamente, si tratta delle cosiddette scommesse sicure raffrontando due bookmaker con quote diverse tali da poter scommettere, facendo l’esempio di una gara di calcio, sui diversi segni (1X2, ma anche Over/Under) una cifra tale da poter vincere pochi euro, ma in maniera sicura.
Prima di fare un esempio, va da se come il Betting Exchange permetta veramente, con un attento monitoraggio, di trovare magari eventi quotati in maniera diversa dai vari giocatori-banco in grado di far portare a casa ai giocatori-tradizionali le cosiddette Surebet.
Esempio Surebet
Juventus-Chelsea.
Bookmaker 1: 1 a 2.10, X a 3.30, 2 a 3.90
Bookmaker 2: 1.80, 3.60, 4.60
Avendo a disposizione 100 euro, potrò scommetterne 49.02 sul segno 1 del primo bookmaker, 28.60 sulla X del secondo bookmaker e 22.38 sul segno 2 del secondo bookmaker per una vincita di 102.95 euro. Quindi, il guadagno è di 2.95 euro. Certo, non una marea di soldi. Ma con il Betting Exchange le quote potranno essere più alte. Vanno solo cercate. Oggi, i bookmaker quando si accorgono di questi squilibri di quota vi pongono rimedio, mutandole. Tutto questo non può succedere per ovvi motivi nel Betting Exchange.