Meglio Betfair .it piuttosto di Betfair .com: tre motivi indiscutibili

Nonostante siano ormai quasi 4 anni che il betting exchange è diventato legale in Italia con l’apertura del sito web Betfair.it esistono ancora persone, per fortuna poche, che continuano a chiedersi se per fare trading sportivo professionale o per divertimento sia meglio Betfair .it o Betfair .com. Per sgomberare, spero definitivamente, il campo da ogni dubbio e per mettere in guardia tutti coloro che vengono fuorviati da persone o che non sanno di cosa stanno parlando oppure lo sanno e volutamente in malafede forniscono informazioni errate per interessi economici personali, ho deciso di scrivere questo articolo illlustrando quelli che sono per me i tre motivi indiscutibili per cui Betfair .it è meglio di Betfair .com per fare betting exchange in Italia.

Quanto vi sto per scrivere lo faccio con grande cognizione di causa poiché da più di 10 anni faccio betting exchange, in questo settore posso dire di essere nato insieme a Betfair e ne ho seguito tutte le vicende fino ai giorni nostri, data l’attività di trader sportivo che mi ha sempre appassionato e che via via nel tempo si è poi trasformata in un’attività professionale grazie alla lunga esperienza acquisita negli anni.

Primo motivo indiscutibile: legale

Dei tre motivi indiscutibili il primo ed il principale dal quale seguono poi tutti gli altri è quello legale. In Italia è legale fare betting exchange su Betfair.it mentre su Betfair .com è illegale. Basterebbe anche solo questa affermazione e chiarissimo concetto per stoppare qualsiasi discussione, insinuazione di dubbio o tentativo di convincimento contrario. Chi dice il contrario o non conosce la legge o la conosce benissimo e in malafede fa finta di non conoscerla per il perseguimento dei propri fini lucrativi infischiandosene di compiere un’azione illegale. Il risvolto peggiore di questo è che spesso coloro che utilizzano Betfair .com tentano di convincere altre persone con motivazioni assurde e strampalate che sia meglio rispetto a Betfair .it creando disinformazione e allargando la platea di persone che operano nell’illegalità.

Perché insisto tanto su questo motivo? La ragione è molto semplice: ogni buon cittadino italiano deve rispettare le norme imposte dalla legge vigente ed attualmente le “regole del gioco” sono queste ovvero che solo operatori in possesso di regolare licenza AAMS possono fornire servizi legati al gioco ed alle scommesse. La concessione della licenza AAMS è soggetta a particolari condizioni, siccome il sito web Betfair.it rispetta queste condizioni offrendo ai propri utenti italiani solo ed esclusivamente i servizi di gioco che lo Stato Italiano autorizza, con particolare riguardo al betting exchange, il sito web Betfair.it è legale. Il ragionamento è per esclusione: tutti i siti di società che non sono in possesso di regolare licenza oppure che, pur essendone in possesso offrono servizi di gioco non autorizzati in Italia, non sono legali e quindi nè raggiungibili nè utilizzabili da cittadini italiani residenti sul territorio nazionale.

Secondo motivo indiscutibile: fiscale

Strettamente correlato al motivo legale, il secondo motivo indiscutibile è quello fiscale. Tutti i profitti realizzati nei siti autorizzati AAMS sono già tassati alla fonte poiché gli operatori sono sostituti d’imposta per conto dei giocatori pertanto se su Betfair.it sito autorizzato AAMS guadagni 100 euro quelli sono e rimangono nelle tue tasche. Quel reddito è già stato tassato e la somma che ti viene pagata da Betfair.it è già al netto delle imposte. Tutti i profitti invece generati su Betfair .com devono essere dichiarati come “redditi diversi” quindi se guadagni 100 euro su Betfair .com su quella somma dovrai pagare la rispettiva aliquota prevista e te ne rimarranno in tasca non più di 80 euro. Capite bene che è, non solo legalmente ma anche fiscalmente ed economicamente senza senso giocare su siti non autorizzati AAMS e in particolare su Betfair .com. Indiscutibile quindi che è meglio Betfair .it anche sotto il profilo fiscale.

Terzo motivo indiscutibile: operativo

Questo è uno di quei motivi che ha fatto scatenare soprattutto agli inizi i detrattori del betting exchange italiano. Secondo certi individui, di gran parte di questi perdenti di natura, incapaci o finti professionisti, a livello operativo sarebbe impossibile fare betting exchange ai massimi livelli su Betfair.it a causa della poca liquidità ove per liquidità si intende il denaro disponibile per gli scambi delle varie quote di ogni singolo evento sportivo. Niente di più sbagliato in primis e falso in seconda battuta. Concetto sbagliato perché la liquidità sufficiente per puntare e bancare è sempre stata disponibile fin dall’inizio ovvero da Aprile 2014 grazie ai market maker che sono il grande motore che fa girare il betting exchange e che naturalmente non la riversano tutta in blocco su tutte le quote di un evento ma tramite i loro sistemi automatici ne “iniettano” l’ammontare desiderato a determinate condizioni e su determinate quote secondo particolari e complessi algoritmi che consentono loro di generare profitto creando quindi il mercato per ogni specifico evento su cui sono attivi. Falso perché in base a quanto appena detto, il denaro disponibile per puntare e bancare c’è sempre stato, semplicemente è solo una questione di tecnica. Quando c’è meno denaro tecnicamente bisogna operare in un certo modo mentre quando ce ne è di più si può tecnicamente operare in altro modo. Questo però si acquisisce con l’esperienza e la capacità, ecco perché gli improvvisati, gli incapaci o i fanfaroni hanno sempre cercato di nascondere le loro mancanze dietro la “balla” della poca liquidità. Il concetto è: poca o tanta liquidità, se non sei capace non cambia nulla. Anzi, in presenza di mercato con molto denaro uno sprovveduto potrebbe essere tentato di utilizzare grosse somme per poi miseramente perderle poiché tecnicamente inesperto. Provate a pensare solo a questo: che differenza fa per una persona che non sa guidare un’automobile avere il serbatoio pieno di benzina oppure averlo solo pieno a metà? Se non hai mai guidato un’automobile, la quantità di benzina che contiene il serbatoio è irrilevate. Spero che il concetto ora sia più chiaro.

Vi faccio vedere un paio di esempi:

Questo è un match di Champions League tra PSG e Chelsea terminato 1 a 1  sul quale ho lavorato in data 17 febbraio 2015 ovvero circa 3 anni fa praticamente agli inizi del betting exchange dove utilizzando solo 53 euro ho generato un profitto netto di 50,93. Con la liquidità del 2015 si potevano fare profitti del 100% anche solo lavorando su un unico match! Capite bene quanto era falso già da allora il concetto che con poca liquidità non si riesce a fare betting exchange su Betfair.it. Semplicemente chi afferma questo a mio parere è un incapace.

Guardate ora questo secondo esempio di match più recente sempre di Champions League tra Juventus e Barcellona terminato 0-0 sul quale ho lavorato pochi mesi fa in data 22 novembre 2017

 

La liquidità e il denaro scambiato in questa partita è stata 5 volte superiore rispetto a quella del 2015 ed anche qui ho generato tranquillamente un profitto di quasi il 48% con 119,48 euro di guadagno netto. Tanta o poca che sia la liquidità, chi ha imparato bene le dinamiche del betting exchange sa come muoversi in ogni situazione senza accampare scusanti ridicole per i propri insuccessi dovuti ad inesperienza o incapacità.

Alcuni poi una volta esauriti gli argomenti, sostengono che i software migliori per il betting exchange esistono solo per il .com ma vi dimostrerò in uno dei miei prossimi articoli che così non è anzi, in Italia abbiamo la grande fortuna di avere a disposizione FairBot il miglior software del Mondo per fare trading su Betfair, software che da almeno 10 anni utilizzo intensamente e che è assolutamente essenziale per la mia attività.

In conclusione quindi utilizzare Betfair.it è indiscutibilmente meglio rispetto a Betfair .com per tutti i motivi sopra ampiamente descritti, chi dice il contrario nega in malafede fatti e numeri. Ad oggi non ha davvero più alcun senso logico anche solo porsi questa domanda su quale dei due sia meglio.

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About the Author: Mirko Romano Trader

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